Colori vivaci e allegri dall'aeroporto ti conducono direttamente, tra le viuzze del centro, in una taberna, luogo simbolo di una città aperta, vivace e calda come Madrid.
Lo spirito si solleva e tutti i pensieri si alleggeriscono mentre, seduto su uno sgabello di legno, ti lasci travolgere dalle chiacchiere e dai sorrisi della gente.
E il sorriso diventa risata nel momento in cui, tra un peperoncino e un gambero, ordini ancora serrano e un'altra cerveza.
Addenti un peperoncino verde e, con la bocca anestetizzata e le lacrime agli occhi, sgusci un gambero bollente che fa da apripista a un'ottima tortillas.
Arrivano le polpette e il baccalà e tu storci un pò il naso perchè le polpette non ti piacciono;scopri che non sono la specialità della casa, quelle buone le trovi in un'altra taverna, qui la specialità è l'hammon e allora che fare? nulla...... ti rilassi di nuovo.
Madrid non pretende di essere quella che non è, ma ,con il cuore aperto, ti accoglie e ti lascia libero di sentirti te stesso sempre.
Ti stuzzica, ti riempie, ti brucia, ti diverte, ti rilassa nel modo più naturale del mondo: mangiando.
Un uomo "tapas" è così: potrà avere le polpette troppo fredde, il peperoncino troppo caldo, il calamaro troppo fritto ma non importa perchè basta quel gambero alla plancia a farti decidere, mentre ti lecchi il sale che rimane sulle labbra, che le tapas sono fantastiche.
TAPAS
"Madrid non pretende di essere quella che non è, ma ,con il cuore aperto, ti accoglie e ti lascia libero di sentirti te stesso sempre."
RispondiEliminaDirei che pochi giorni ti sono bastati per capire "la capital" e gli uomini "tapas madrileños"!
Un bacio da chi ti capisce sempre e comunque!