giovedì 19 maggio 2011

RICOMINCIO DAL BURRO

Se scrivere è terapeutico, non mi stupisco di essermi trovata qui, di nuovo, dopo mesi di delirio totale, a cercare di ritagliarmi un piccolo spazio in questo mondo di fastidiosamente perfetti...hanno relazioni perfette, un lavoro perfetto, corpi perfetti, tutto quello che fanno è dannatamente perfetto! E io?
Perfettamente inconcludente...non importa che cosa faccia, comincio bene, mi arrabatto strada facendo, a un certo punto inizio a precipitare per risollevarmi quando sono quasi a terra...questo dove mi porta?
Al punto di partenza, forse... ma con l'energia di un sacco di iuta vuoto e bagnato.
Sono come i gamberi:100 passi in avanti e 100 indietro...per non contare quelli a destra e a sinistra...
I miei compagni di viaggio appartengono alle specie più disparate, sono tutti straconvinti di quello che stanno facendo e non potrebbero appassionarsi a nient'altro...tutti...TRANNE ME! Una persona che sembra capitata lì per caso, che non ha mai avuto troppe convinzioni se non quella di voler fare l'architetto...ma una convinzione non è una passione, non ha la forza di penetrarti ne' il coraggio di lasciarti.
Tutto quello che provo per gioco funziona, ma quando il gioco diventa serio perde il suo fascino...
Io so quando qualcosa mi smuove, ma è così passeggero che quasi non me ne accorgo...siamo a Parigi, nel quartiere latino,colazione in un piccolo bistrot in mezzo al mercato...ho le farfalle allo stomaco...si muovono, frullano , ma ,al momento del conto, sono già volate altrove.
Vorrei che qualcuno avesse bisogno di me come il croissant ha bisogno del burro e soprattutto vorrei essere quel croissant che sa di non poter fare a meno del burro per diventare così deliziosamente irriverente...


CROISSANT ALLA FRANCESE